Al confine del gusto con l’Indice Bigot

4 min lettura

Viaggio esclusivo nel cuore del Marjan Simčič Domaine a Brda: con l’Indice Bigot un dialogo tra scienza e natura che plasma i vini sloveni.

Tasted By Adua Villa

Il viaggio stampa al Marjan Simčič Domaine in Slovenia è stata un’esperienza che ha trasceso la semplice visita enologica, trasformandosi in un’immersione profonda nell’essenza di uno dei territori vinicoli più singolari e affascinanti d’Europa. Al confine tra Italia e Slovenia, il domaine si estende su 24 ettari di terreni vitati, dove la scienza e la passione per il vino si fondono armoniosamente grazie all’approccio innovativo di Marjan Simčič e all’ingegno di Giovanni Bigot con il suo rivoluzionario Indice Bigot.

I protagonisti.
Marjan Simčič, rappresentante della quinta generazione di una famiglia di viticoltori, gestisce con mano esperta l’azienda che ha visto l’introduzione di pratiche sostenibili e metodologie all’avanguardia. Il suo impegno si riflette nell’adozione dell’Indice Bigot, uno strumento che valuta il potenziale qualitativo di un vigneto attraverso parametri ben definiti e scientificamente validati. Questo indice ha permesso di migliorare significativamente la comprensione e la gestione delle viti, influenzando direttamente la qualità dei vini prodotti.

Giovanni Bigot, agronomo e ricercatore, ha sviluppato l’Indice Bigot per fornire ai viticoltori uno strumento scentifico capace di analizzare e interpretare le complessità del terroir. L’indice considera nove fattori chiave, tra cui il rapporto foglia/uva, la sanità delle uve e lo stress idrico, consentendo di prendere decisioni informate che rispettano e valorizzano le caratteristiche uniche di ogni vigneto. Questo metodo si basa su un processo di osservazione continua, deduzione analitica e azione informata, consentendo ai viticoltori di comprendere meglio e gestire efficacemente i loro vigneti.
Nel contesto del Marjan Simčič Domaine, l’Indice Bigot è utilizzato per garantire che ogni bottiglia esprima il carattere distintivo del suolo di Opoka e del microclima di Brda.

Terroir e vini.
Brda, con il suo paesaggio di colline dolcemente terrazzate (tra i 100 e i 300mt sul livello del mare) e il clima influenzato dal mix tra Alpi e Mediterraneo, offre condizioni ideali per la viticoltura. Il suolo di Opoka, ricco di marne e arenarie, contribuisce a conferire ai vini di Marjan Simčič una mineralità pronunciata e una complessità aromatica. Questa particolarità geologica, unita alla posizione geografica unica, rende Brda un terroir eccezionale, capace di produrre vini che stanno ottenendo riconoscimenti internazionali.

CRU DI MARJAN SIMCIC CON L’APPLICAZIONE DELL’INDICE BIGOT

  1. Medana Breg CRU – Pinot Noir 2019-20
  2. Medana Jama CRU – Ribolla 2020-21
  3. Ronc Zegla CRU – Sauvignon Vert Opoka 2020-21
  4. Trobno CRU – Merlot 2017-18
  5. Jordano CRU – Sauvignon Blanc 2020-21
  6. Jordano CRU – Chardonnay 2020-21

Durante il viaggio, abbiamo avuto l’opportunità di degustare diverse cuvée che rappresentano l’eccellenza del Marjan Simčič Domaine. Dalla linea Brda Classic, che esplora l’espressione più pura e tradizionale del terroir, alla CRU Selection e la prestigiosa Opoka CRU, ogni vino è un racconto di terra e di passione.
Un momento saliente è stato la degustazione del loro Merlot, che mostra una struttura robusta ma equilibrata, un vero esemplare di come l’Indice Bigot possa influenzare positivamente l’armonia tra intensità e finezza.
Qui la mia classica TODOLIST per i vostri acquisti:
Il Sauvignon Blanc Opoka
Jordano CRU
Qui parliamo di piante che hanno 53 anni di età e danno vita ad un Sauvignon Blanc di struttura ed estremamente fruttato e fresco (annate 2020 e 2021). Si presentano come vini molto asciutti, praticamente quasi zero residuo zuccherino, e questa è una scelta di stile che ritroviamo nei vini di Marjan.
La 2021 è un’annata praticamente perfetta che potrà avere una bellissima evoluzione nel tempo.

Il Sauvignon Vert Opoka
Ronc Zegla CRU
Qui le viti hanno circa 94 anni! Il vino si presenta con una incredibile concentrazione di colore e un bilanciamento nelle sue parti quasi da manuale grazie al mix Estratto+Alcool+Acidità.
La 2021 ha un grande attacco in bocca e la sua sapidità al palato lascia ben sperare ad una grande evoluzione.

Lo Chardonnay Opoka
Jordano CRU
È davvero una espressione di autenticità del territorio che si mixa con l’uva bianca più conosciuta al mondo grazie anche ad un uso ben dosato dei legni.

Ribolla Opoka
Mediana Jama CRU
L’età di questo vigneto è di circa 74 anni e le piante più vecchie si trovano in cima alla collina dove lo stress idrico è maggiore. La Ribolla di suo è una varietà che richiede e ama il caldo e lo esprime anche con un colore giallo oro carico: sembra di entrare in una cavea piena di monete d’oro per quanto questa Ribolla è intensa al calice.
Questa è davvero una Ribolla diversa a cui i nostri palati sono abituati, io la considero per un palato “fuori mercato” e sicuramente lontana dal sentiment che governa il gusto che si conosce. E spero davvero di avervi incuriosito perché almeno una volta nella vita quanta bottiglia va aperta!

Pinot Noir Opoka
Medana Breg CRU
Ho assaggiato sia la 2020 che la 2019, vi dico solo che scalpito per la 2019 figlia di una annata bella asciutta che già promette una bellissima evoluzione.

Con ogni sorso dei loro vini, si percepisce un legame profondo con la terra, una storia di famiglia e la promessa di un futuro ancora più brillante per la viticoltura slovena che ha il desiderio di andare sempre oltre i confini già disegnati, così come la loro terra così come la nostra identità.

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