SICILIA NON SOLO ISOLA: Sicilia En Primeur 2019
Il mio viaggio in Sicilia | Sicilia En Primeur 2019
@aduavilla
SICILIA NON SOLO ISOLA
Descrivere la Sicilia chiamandola semplicemente Isola è riduttivo. Me ne accorsi già la prima volta che arrivai sulla Costa Orientale. Per me fu un viaggio nel viaggio, così come Luigi Pirandello descrive l’uomo siciliano: l’Isola nell’isola. Ci arrivai con uno zaino colmo di libri, kilometri da macinare e una vecchia guida Routard piena di sottolineature e posti da visitare. Avrei dovuto aspettare parecchi anni ancora per comprendere meglio la vera natura di quei luoghi.
Durante quei pochi giorni amai la Sicilia con l’intensità e l’ostinazione della adolescente che ero, ma oggi da adulta l’amo con quella profondità intrisa di sana malinconia e disperazione, che così bene la rappresenta. Da sempre conosco la Sicilia del vino, fatta di tante realtà diverse, che parlano di tradizione, contemporaneità e innovazione, ma tutte unite da un tratto distintivo: l’orgoglio di essere siciliani.
Un’estate ripresi in mano un grande classico della letteratura: il Gattopardo. Lessi e rilessi così tante volte alcuni passaggi, come quello sullo spirito della “sicilianità”, tanto da fare miei quei pensieri descritti così cinici, così realistici, così densi di rassegnazione che descrivono perfettamente l’immutabilità del popolo siciliano davanti ai cambianti. Ogni volta che un produttore siciliano mi parla del suo vino, del suo progetto vitivinicolo, delle difficoltà e delle soddisfazioni, penso sempre a quel pensiero gattopardesco, e per questo mi piace ancora di più.
Il mio ultimo viaggio durante Sicilia En Primeur mi ha riportata a macinare kilometri sulla costa Orientale ma per la prima volta mi ha fatto scoprire i vini dei produttori delle isole minori e alcune realtà vinicole sull’Etna. Chi non ha mai degustato i vini dell’Etna alzi la mano!?!Sono anni che presto loro particolare attenzione e dedizione ed essere stata lì, aver parlato con alcuni produttori, aver visto quegli orizzonti, aver calpestato quei terreni scuri di pietra lavica, basaltici, aver ammirato quelle nuvole che anche sotto un cielo terso si addossano intorno ai “coni” che sovrastano i vari versanti del vulcano, mi ha fatto pensare ad un’opera d’arte. Mi ha ricordato tutte quelle volte che ho incontrato un quadro famoso sui cataloghi e poi, finalmente, sono riuscita ad ammirarlo dal vivo; lì, davanti a lui in una galleria per apprezzarlo dopo tanta attesa, per gustarlo dal vero, scorgendo quelle pennellate e sentendo la stessa vibrazione che ha spinto l’autore a crearlo. È stato così sull’Etna tra quei vigneti fra il mare e il vulcano: ho visto, ho inteso e compreso da dove viene tutta quella unicità. E poi la bellezza, in questi luoghi si è attorniati dalla bellezza, data dalla natura, dal paesaggio che questi vigneti creano e dalle meraviglie architettoniche. In quasi tutta la Sicilia respiri bellezza, ne sprigiona talmente tanta da farmi arrossire. Ogni viaggio ha la sua fine ed essendo io una viaggiatrice seriale annoto sempre cosa mi porto a casa, solitamente qualcosa che rende unico quel luogo: l’incontro. Nuove persone che hanno riempito i miei diari di viaggio e hanno arricchito il “mio” Gattopardo.
Ho adorato la dolce Marianna e suo fratello Pietro (Cantine Colosi) così giovani e carichi di entusiasmo da contagiarmi. Mio nonno avrebbe detto: “hanno ancora tanto da imparare”, ma a me hanno regalato un sapere prezioso. Il loro Salina Bianco è entrato a far parte della mia Top Five dell’estate 2019, che pare sarà caldissima e io mi farò trovare pronta. Mi sono innamorata della vista sopra i vigneti di Le CaseMatte ( Doc Faro) dove con mezza rotazione catturi Lo Stromboli, e lo sguardo naviga fra il Tirreno e lo Ionio, su un terreno impervio dove la vite si sente comunque in una comoda dimora. Gianfranco, commercialista catanese, ti accoglie con il sorriso e capisci subito che si sente una persona molto fortunata per aver intrapreso questa avventura nel rispetto del Biologico, insieme a Andrea Barzagli, ex bandiera della Juventus e della nostra nazionale, che immagino adesso avrà più tempo da dedicare alla sua seconda passione che ha preso vita in questo progetto vitivinicolo. Sono rimasta incantata dal loro Peloro Rosso Igp da uve Nerello Mascalese e Nocera.
Fabio di Terra Costantino mi ha aspetta con suo padre e suo figlio per girare intorno ai vigneti, visitare il Palmento e degustare i vini della Doc Etna insieme alla cucina casalinga di sua moglie. Ammirare dalla tenuta il panorama verso il mare di Catania è straordinario! Il loro Etna Rosso Contrada Blandano da uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio ha attirato la mia attenzione; vini da agricoltura Bio, uve selezionate dai loro migliori alberelli di circa 35 anni di età, danno vita a vini longevi.
Il viaggio è proseguito verso il comune di Trecastagni dove Maria Carella, enologa della azienda ci prende per mano e ci spiega la filosofia di questa realtà che da sempre è un nome di riferimento in zona per il vino con la loro vendita diretta, e di come negli anni abbiano sempre di più mirato alla qualità, lavorando molto sulla selezione e i piccoli appezzamenti. Interessante il loro Etna Bianco Vulkà da uva Carricante e Catarratto.
Abbiamo concluso il viaggio con una degustazione da Benanti dopo aver ammirato i loro vigneti intorno all’azienda e sognato un tuffo nella piscina immersa nella tenuta. Antonio ci accoglie con un tasting per capire meglio i versanti e i loro vini, e fra le etichette più conosciute e affermate dei Benanti, vi segnalo una loro interessante novità: Etna Bianco Contrada Cavaliere 2017, viti di quasi 50 anni da 100% uva Carricante che si accomuna agli altri con una trama di grande eleganza. Quando si lascia la Sicilia si lascia anche un pezzo di cuore, e io ho avuto anche un tuffo al cuore che mi ha riportato alla mia adolescenza e al mio pastore tedesco Mr.Bingley, con lo sguardo così simile a Gió che gironzolava in giro per la tenuta seguendo le ombre dei suoi “Boss”.
Quale modo migliore per poter scoprire la Sicilia? Organizzate un tour per ammirare questo angolo di Paradiso nel bicchiere. @globetrottergourmet
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