Adua Villa: chef, vini e social da millennial
Donne chef, vignaiole e social network che stanno cambiando il mondo dell’enogastronomia. Parola di Adua Villa, sommelier in tacchi a spillo e comunicatrice con una passione per Instagram
Cosa si sta muovendo nel mondo del vino, del cibo, della birra? L’abbiamo chiesto ad Adua Villa, sommelier eclettica e dotata di sense of humour, nonché personaggio televisivo e della radio, autrice di libri e consulente per molti marchi del food&beverage.
Cosa hai visto di interessante degli ultimi mesi nel settore del food?
Nelle vesti di GlobeTrotterGourmet sono brand ambassador per Poretti delle birre 10 Luppoli Le Bollicine e Rosé. Due birre molto femminili, con un progetto pensato proprio per le donne e per le millennial, che mi ha permesso di godere di un punto di osservazione privilegiato. Con Poretti infatti siamo andati in giro per l’Italia con “Chiamala Chef” a cercare le giovani cuoche di talento uscite dalla scuola Alma. Fra loro una che mi ha colpito tantissimo con il suo modo curato di fare cucina è la chef marchigiana Barbara Settembri della Locanda dei Matteri (lalocandadeimatteri.it) a Sant’Elpidio a Mare. Anche lei è un’autentica globetrotter, sempre affammata di esperienze e conoscenza, ma la cucina che fa nel suo ristorante è semplice e legata al territorio.
E nel vino? Ci sono talenti femminili da tenere d’occhio?
Sono fresca delle anteprime dei vini toscani. Mi sono stupita moltissimo nel vedere come il Consorzio Chianti DOCG stia lavorando molto con i giovani, piccole folle di ragazzi erano lì per degustare il meglio della Toscana, assaggiare prodotti e ricette tipici e fare una quantità di domande. Un’ottimo modo di incuriosire i ragazzi e stimolare questo gusto per la conoscenza che si è risvegliato nelle nuove generazioni. Il Consorzio Vino Brunello Montalcino, una delle denominazioni più amate al mondo e di cui l’Italia deve andare fiera, mi ha sorpreso forse ancor di più: dietro la maggior parte delle aziende c’è un’anima femminile. Oltre alla già note Cinelli Colombini, ovvero la madre Donatella e la figlia Violante, ci sono le bravissime e affascinanti Emilia Nardi delle Tenute Silvio Nardi (tenutenardi.com), Gigliola Giannetti Gorelli, con le figlie Sonia e Viola, della Tenuta Le Potazzine (lepotazzine.com) e Giovanna Neri con la figlia Diletta di Col Di Lamo (coldilamodigiovannaneri.com), un’azienda giovane che pur con un rispetto e un amore viscerale per la terra ha voglia di rinnovare un marchio maturo e tenace come quello del Brunello.
E per quanto riguarda te, cosa bolle in pentola?
Ho appena lanciato, con dei soci, un progetto importante. Si chiama Garage Raw ed è una agenzia che sviluppa contenuti su Instagram. Sono appassionata di questo social e credo che stia diventando un vero e proprio motore di ricerca vocato al food&beverage, destinato a togliere sempre più terreno ad altri player come TripAdvisor, per citarne uno solo. Gli altri colleghi sono Instagrammer fortissimi, con tanti follower e molto bravi con le immagini. Fra di loro c’è Francesco Mattucci che con Kitchen Suspension racconta la cucina in modo diverso e il giovanissimo -fa ancora il liceo- Riccardo Zanutto. Abbiamo unito le nostre forze e così è nato garageraw.com, per dare una svolta al modo spesso antiquato e rigido di comunicare cibo, vino, birra, ma anche viaggi e hôtellerie. Settori che nelle loro espressioni più estreme, come il biologico, il vegano, l’ecosostenibile, a volte sono troppo autoreferenziali, perdendo occasioni importanti. Comunicare meglio e di più fa bene ai brand e anche al consumatore.
Ultima domanda, con cosa brindiamo alle donne?
Alla presentazione a Milano al Ceresio 7 del festival gourmet Fish&Chef (23-28 aprile 2017 fishandchef.it) ho assaggiato dei vini della Valtenesi, davvero ottimi. Se dovessi consigliarne uno, il Rosagreen Valtènesi Chiaretto, vino biologico di Groppello autoctono dell’azienda Pasini San Giovanni (pasinisangiovanni.it).
FONTE d.repubblica.it