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Il 17 gennaio la pizza l’ho festeggiata a Milano da Cocciuto.

Tasted by Adua Villa.

Se la tua passione è la pizza e la tua missione è quella di cercare quel disco tondo, morbido e sottile al centro, con cornicione sviluppato e fragrante, farciture mai banali, intriganti, equilibrate e ricercate che si avvicinano alla cucina d’autore senza dimenticare l’identità della pizza e l’importanza delle materie prime (molti i presidi Slow Food), “e allora vieni con me amore” come diceva un poeta o forse due qualche anno fa. Ti porto nel posto giusto, anzi nei posti giusti, visto che oggi hanno ben cinque sedi a Milano e bei programmi fuori dallo stivale. 

Sto parlando del progetto Cocciuto che nasce da un’idea di Michela Reginato e Paolo Piacentini con l’intento di portare innovazione nel concept della ristorazione moderna.

Qui si percepisce l’ostinazione nel raggiungere il massimo sotto tutti i punti di vista, con un occhio attento alle materie prime così come l’olio usato che troverete sul vostro tavolo: cultivar di Tonda Iblea dalla Sicilia dalla dolcezza intensa e leggera piccantezza al palato.

Il 17 gennaio nella giornata mondiale della Pizza ho scelto questo luogo per immergermi dentro una delle mie più grandi passioni: La Pizza appunto!

Chi mi conosce sa che questa mia passione è sconfinata, la mangerei di continuo, anche fredda da frigo o immergendo i cornicioni avanzati dentro il barattolo della Nutella. Scene forti dite, eh? Ma era solo per farvi capire che ne mangio davvero tanta e ne sono alla continua ricerca.

Con la pizza di Cocciuto vi scardino anche un archetipo della pizza napoletana: qui la pizza non è cotta in forno a legna ma con forno elettrico, garantendone uniformità di temperatura e di conseguenza di cottura. Più semplice nell’utilizzo e nella gestione, senza dimenticare il minor impatto ambientale rispetto alle emissioni di quello a legna. 

Se andrete in uno dei loro ristoranti nei luoghi strategici della città di Milano – Via Bergognone (zona Tortona), Corso Lodi (Porta Romana), Via Melzo (Porta Venezia), Via Procaccini e Via Turati – io sono stata in quest ultimo e ho trovato un ambiente internazionale e cool – dovete assolutamente provare la loro versione di margherita,  Margherita Cocciuta con crema di pomodoro del Piennolo giallo, mozzarella fior di latte km 0, Parmigiano Reggiano di montagna 60 mesi Malandrone 1477, pomodoro datterino giallo confit, purea di pomodoro strinato, riduzione di basilico fresco, olio extravergine d’oliva, basilico fresco.

Iniziate con questa forza nel piatto, portatevi questo triangolo di paradiso in bocca e mi ringrazierete per la segnalazione o forse mi maledirete perché vi ho appena creato un nuovo desiderio costante, quello per Cocciuto e le loro pizze da assaggiare a Milano … e ci auguriamo non solo!

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