Ogni Era ha il suo inizio: l’Amarone sceglie la pillola rossa.

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Amarone Opera Prima 2024 va verso un futuro sostenibile e innovativo nel cuore della Valpolicella.

Tasted by Adua Villa

Nel film “Matrix” del 1999 la scelta tra la pillola blu e la rossa rappresenta un momento cruciale per il protagonista, Neo, interpretato da Keanu Reeves. Questa scelta gli viene presentata da Morpheus, interpretato da Laurence Fishburne, come un bivio decisivo per il suo futuro e la sua comprensione della realtà.
La pillola rossa rappresenta il desiderio di scoprire la verità, per quanto possa essere scomoda o difficile da accettare. Scegliendola, Neo accetta di “svegliarsi” dal mondo di Matrix e di vedere la realtà.

Secondo voi il Consorzio dei Vini della Valpolicella cosa ha scelto?

Buongiorno Amarone!
Nel cuore di Verona, città d’arte e di cultura, cuore pulsante e rappresentante della Valpolicella, l’evento Amarone Opera Prima 2024 ha aperto nuovi orizzonti per uno dei vini rossi italiani più amati e riconosciuti a livello globale. Quest’anno, l’attenzione si è focalizzata non solo sull’eccellenza enologica, ma anche sulle sfide e le opportunità legate ai cambiamenti climatici, alle nuove dinamiche di consumo e allo sviluppo sostenibile del territorio.

Un Amarone al passo con i tempi
In una cornice suggestiva, produttori, esperti del settore e appassionati si sono riuniti per esplorare le novità dell’annata 2019, molti di questi vini non ancora in commercio, testimoniando un momento di riflessione profonda sul futuro dell’Amarone. Christian Marchesini, presidente del Consorzio vini della Valpolicella, ha sottolineato l’importanza di un approccio che coniughi rispetto per la tradizione e apertura all’innovazione, per un Amarone che sia sempre più competitivo e contemporaneo.

Un Export in Cerca di Nuove Rotte
Nonostante una frenata nell’export, segnale di un contesto globale in mutamento, l’Amarone guarda al futuro con ottimismo, pronto a cogliere le nuove opportunità sui mercati internazionali. La sfida è quella di rinnovare l’immagine dell’Amarone, valorizzando sempre di più il legame inscindibile con il suo territorio e la sua storia, senza perdere di vista le aspettative di un pubblico sempre più esigente e informato.

Verso una svolta Green
Il focus sulla sostenibilità è stato un tema portante dell’evento. L’impegno dei produttori nella conversione a pratiche di viticoltura sostenibile e biologica è in crescita, con un significativo aumento degli ettari certificati Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata) e Bio, (il vigneto biologico ha registrato nell’ultimo anno un aumento del 9%, portando la denominazione a quota 1321 ettari Bio) segno tangibile di un settore vitivinicolo che guarda al futuro con responsabilità.

Un Cambiamento di Stile
Andrea Lonardi (MW), vicepresidente del Consorzio, ha messo in luce la necessità di evolvere lo stile dell’Amarone, per renderlo più in linea con le esigenze di un mercato in rapida trasformazione. L’obiettivo è quello di produrre vini che mantengano l’identità e la profondità che li contraddistinguono, ma con una maggiore bevibilità e freschezza, capace di attrarre anche i palati più giovani. Basandosi su semplici paradigmi: Metodo, Territorio, Persone, Comunicazione.

La New Wave dell’Amarone è stata una delle tematiche più discusse: un vino che, pur mantenendo la sua storica potenza, si apre a una nuova eleganza e complessità. Un Amarone capace di esprimere la forza del suo terroir con leggerezza e finezza. Sono vini dal grande valore territoriale.

Così l’Amarone sta facendo tornare su di sé i riflettori attraverso una nuova luce, inaugurando una nuova era per questo prodotto, senza distaccarsi dalla sua identità, ma rendendosi contemporaneo e pronto all’evoluzione del gusto dei nuovi consumatori.

Conclusioni
L’Amarone Opera Prima 2024 ha dimostrato che, anche di fronte alle sfide più complesse, la Valpolicella sa rinnovarsi. L’evento non è stato solo una vetrina per l’annata in uscita ma un punto di partenza per un dialogo costruttivo sul futuro dell’Amarone, un vino che continua a incantare il mondo con la sua alchimia di forza, eleganza e profonda connessione con il territorio.

La Valpolicella è pronta a scegliere la pillola rossa ed ospitare il set del nuovo capitolo dell’Amarone tra le vigne di Corvina, Corvinone e Rondinella: noi non vediamo l’ora di assaporarne ogni scena.

Ma chi sarà il regista del prossimo episodio dell’Amarone? Sarà un sequel o un remake?

Questo solo i vostri palati potranno dirlo, nel frattempo iniziate a mettere nella vostra TO DO DRINK alcune di queste etichette che potranno candidarsi a protagonisti del film:
– Santa Sofia, Amarone della Valpolicella Classico Docg 2019
– Bronzato, Amarone della Valpolicella Docg 2019
– Le Guaite di Noemi, Amarone della Valpolicella Docg 2019
– Manara, Corte Manara Amarone della Valpolicella Classico Docg 2019

PS: Il collega Bartolotta – se non lo conoscete correte a seguirlo su Instagram – ha tenuto una masterclass bellissima, durante la quale ho avuto modo di assaggiare dei veri talenti attoriali… se crescono bene saranno da non perdere le loro interpretazioni:
– Bolla, Amarone della Valpolicella Classico 2019
– Secondo Marco, Amarone della Valpolicella Classico 2019
– Adalia, Amarone della Valpolicella Classico Ruvaln 2019
– Massimago, Amarone della Valpolicella Conte Gastone 2019
– Pasqua, Amarone della Valpolicella Cascina San Vincenzo 2018
– Contrada Palui, Amarone della Valpolicella 2018
– Corte Rugolin, Amarone della Valpolicella Crosara delle Strie 2016
– Sartori, Amarone della Valpolicella I Saltari Riserva 2015
– Monte dall’Ora, Amarone della Valpolicella Stropa 2015
– Rubinelli Vajol, Amarone della Valpolicella Classico Destinèe Riserva 2011

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